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Cosa scatta quando c’è la volontà di continuare un rapporto ma non si raggiunge il risultato sperato

Aggiornamento: 7 nov 2023

Sto riflettendo su alcune situazioni che stanno capitando intorno a me e a persone che seguo con il mio lavoro come Coach.

Si parte da una volontà di continuare i rapporti basati su aspetti emotivi e sentimentali dove ci sono problemi legati a dinamiche organizzative e disaccordi su situazioni importanti.


Non parlo di rapporti negativi e logori ma proprio di quelli dove da entrambe la parti c’è la volontà di continuare ma con due prese di posizioni diverse e distanti.


Mi sto rendendo conto che manca l’approccio concreto del compromesso.

Dove è finito il tanto importante ascolto dell’altro? Dove è il punto d’incontro? Dove ci si può trovare?


È una vera e propria negoziazione che dovrebbe avere un esito che soddisfi entrambi i protagonisti del rapporto, eppure entrano in gioco in questi casi orgoglio, potere, presunzione, aspettative e dinamiche che allontanano invece di avvicinare.


Per preservare la privacy provo a fare un esempio pubblico che si è visto in televisione e sta facendo il giro del mondo sui social.


Lunedì sera c’è stata l’ultima partita di Dybala come giocatore della Juventus dopo 7 anni. È evidente a tutti che i pianti e la disperazione del ragazzo sono sintomo di un attaccamento e di un forte dispiacere. Non possiamo sapere nulla di diverso da quello che viene riportato ma pare che il calciatore e la società non abbiano raggiunto un accordo sul rinnovo del contratto anche se da entrambe le parti c’era la volontà di farlo. Insomma, lui voleva restare e la società lo voleva nella squadra ma l’addio è sotto gli occhi di tutti. Qualcosa deve essere andato storto.

Un compromesso sulle richieste e aspettative delle parti non raggiunto insomma.


Proviamo a pensare a quante volte ci capita una situazione simile al lavoro o nella vita privata.


Credo che non ci siano in molti casi le basi per affrontare un cambiamento dovuto a casi improvvisi o dinamiche esterne al rapporto.

Si va spesso in scontro, mettendosi sulla difensiva e non ponendo la giusta attenzione all’ascolto dell’altro.


Cosa fare allora?


Il mio pensiero a riguardo, partendo dal presupposto che stiamo parlando di un rapporto basato su emozioni e sentimenti e dove c’è volontà di andare avanti, è quello di mettersi in un atteggiamento propositivo e di sano confronto.

Sul tavolo negoziale, per raggiungere un accordo soddisfacente, vanno messi a fattore comune molti aspetti:


  • Pensieri

  • Fatti

  • Bisogni

  • Aspettative

  • Contesto

  • Visione

  • Prospettive


In questo modo rendiamo partecipe l’altro di quello che stiamo vivendo e ci mettiamo in ascolto di quello che sta vivendo anche chi è dall’altra parte.

Deve scattare poi la volontà di raggiungere il compromesso che possiamo definire il risultato di concessioni da entrambe le parti con lo scopo di trovare un terreno comune su cui essere d’accordo. Il compromesso porta ad appianare le differenze e viene raggiunto attraverso l’accordo delle reciproche richieste, concedendo un po' a ciascuna delle parti.

Quando vivi situazioni di questo tipo e non riesci ad arrivare all’obiettivo sperato, lavorare con un Coach, che ti aiuti a vedere la situazione da altre prospettive, può rendere il contesto più chiaro e aprire azioni che ti permetteranno di ottenere il risultato.

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